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"A quarant'anni ho cominciato a comprendere le mie sensazioni, a sapere cosa stavo guardando, ma soltanto vagamente. A cinquant'anni ho formulato l'idea di unità, ma senza essere capace di rappresentarla. Adesso, a sessanta, comincio a capire come rappresentarla." Camille Pissarro 1890.

Quando lo incontrai, diario di un cercatore di rapaci

Credo che alcuni fatti della vita possano essere visti contemporaneamente in molte maniere diverse, ognuna a modo suo sin- cera e assoluta. E credo che uno stratagemma per capire quali siano le diverse chiavi di lettura possa essere raccontarli. Così ho raccontato alcuni miei incontri con i rapaci diurni, la passione che mi ha invaso la vita, avvenuti durante attività di ricerca, conservazione o osservazione, oppure casualmente, durante una passeggiata. Scrivendoli è emersa l’altra faccia dell’evento, talvolta veramente profonda e a suo modo misteriosa.


Giorgio Paesani. Nato a Livorno nel 1967, di origini elbane, coltiva fin da bambino la passione per la zoologia e in particolare per l’ornitologia che lo porta già da adolescente a partecipare a progetti di ricerca e monitoraggi. Con gli anni questa passione si focalizza soprattutto su alcuni gruppi di specie e in particolare sui rapaci diurni, lo studio e la tutela dei quali lo porta a compiere viaggi anche all’estero, a partecipare a convegni e ad organizzare e coordinare attività di ricerca mirate, come i campi di monitoraggio della migrazione, attività sovente localizzate sulle isole dell’Arcipelago Toscano alle quali resta indis- solubilmente legato. Autore di articoli sia scientifici sia divulgativi, ha partecipato con propri scritti a numerose pubblicazioni naturalistiche coltivando così l’altra sua piccola grande passione: comunicare














Quando lo incontrai, l’autore di questo libro, avevo iniziato già da un po’ a solcare ambienti naturali in cerca delle emozioni che solo l’osservazione naturalistica può dare e, aggiungo, il disegno naturalistico. I miei primi sketch di piante e animali si vedevano già in giro sui pannelli didattici dei parchi o in pubblicazioni naturalistiche sulle aree protette della Toscana; da allora iniziarono a volare oltre il confine regionale e alla fine approdarono anche nel web...
E così i miei incontri hanno finito per confrontarsi con quelli di Giorgio ed a farci decidere per questa partecipazione editoriale che adesso, con questa nuova edizione, si muove oltre il confine dell’Isola d’Elba per volare dove confini non ce ne sono, come dimostrano i rapaci di “questa parte di universo”, dove anche quelli geografici sono ampiamente superati da questi eccezionali volatori...
Alessandro Sacchetti



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