Delle otto tavole spedite per il concorso di Oasis ne sono state scelte due molto diverse fra loro. Gli stambecchi nella neve (fa le opere segnalate) sono frutto di un lavoro preparatorio piuttosto complesso che normalmente non utilizzo per arrivare al disegno finale. Lo scopo era raggiungere uno effetto di drammaticità naturale che una nevicata su un dirupo di montagna doveva esprimere, senza esagerare, per rendere plausibile la presenza e l'attività degli stambecchi. Tecnica mista acquerello e tempera su carta.
La tavola degli insetti acquatici (3° posto sez. altri animali, a proposito mi piacciono molto il primo e il secondo premio, decisamente meritati) è nata semplicemente con l'idea di sfruttare lo stesso spazio per disegnare animali più o meno legati all'ambiente acquatico: per i ditischi (Hydrous piceus e Dytiscus marginalis) c'è voluto uno strato spesso di colore opaco e una serie di strati successivi alternati a velature per dare un "peso corporeo" all'insetto; la connotazione didattica mi ha spinto a cercare un certo realismo nella luce e nei particolari.
La polissena Zerynthia polyxena (recentemente denominata Cassandra) ha un'altra storia: disegnata per ragioni didattiche, ha però emotività diversa. Si sa che è una specie rara, e per me rarissima, ma ho avuto modo di vederla nel giardino di casa (abitiamo vicino al Torrente Pesa) almeno (o soltanto) due volte in vita mia. La prima volta quando circa venti anni fa venni a vivere con la mia famiglia in questa valletta particolarmente umida e fresca. Oltre alla farfalla c'era ovviamente la pianta nutrice, l'Aristolochia rotunda, che tentai di salvare dalla distruzione e di trasferire inutilmente in giardino. La seconda volta lo scorso anno sempre nel giardino di casa...frequento molto le zone umide e confesso di non averla mai vista altrove.
Si tratta di un acquerello con qualche pennellata di tempera,...Più volte in situazioni diverse ho ridisegnato questa meravigliosa farfalla...
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